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Cenci

ENGLISH VERSION'S FORWARD La recette en Français est vers le bas 'Se pensi alla strada che devi percorrere ti trovi tremendamente a disagio e la vita diventa troppo complicata. Se smetti di pensare e cominci invece a camminare, il tuo fardello si alleggerisce e inizi a intuire il tuo percorso, a scoprire una tua visione' Osho ' Cencio ' in dialetto toscano significa straccio e qui dalle mie parti, i cenci sono dei biscotti fritti, che vengon cucinati durante il periodo del Carnevale. Dolci simili son diffusi in tutta Italia, presentando leggere varianti nella ricetta. Si trovano in versione fritta, ma anche in quella cotta in forno, si trovano nei forni e nelle pasticcerie, e anche sui banchi dei supermercati. Il sapore però che ho nel mio patrimonio e nella memoria delle mie papille gustative è il sapore di quelli che faceva la mia nonna, erano croccanti, poco unti ed avevano un leggero aroma di limone. Non ho la sua ricetta ahimè, ma quella

Torta Fondente e Pere Madernassa e la Storia di un Semino...- Dark Chocolate and Madernassa Pears Tarte and the History of a Seed...

Alzatina in vetro inciso vintage, acquistata al mercatino del Forte dei Marmi
(ENGLISH VERSION'S FORWARD)
Colgo l'occasione di questa crostata per parlare di una pera, la Pera Madernassa, o meglio, vorrei raccontarvi la storia di un semino, caduto per caso nella cascina Gavello nella Borgata Madernassa. Siamo nella zona di Cuneo, un bel po' di anni fa, circa il 1784, il proprietario di questa cascina apprezzò subito le qualità di questa pera, così da innestare la pianta su altre piante di pero già presenti nella sua proprietà.  
Anche i confinanti diffusero la pianta, tanto che oggi è considerata prodotto tipico della Provincia di Cuneo, infatti 'area di produzione di queste pere è limitata alla zona del Roero e della Valle Grana.
Ho cercato qualche informazione che vi riporto qui nel post e per una più approfondita conoscenza del frutto e del suo territorio, rimando al sito della Provincia di Cuneo.



La Pera Madernassa ha dimensioni medio piccole, una buccia poco granulosa e non troppo spessa, di colore verde e marrone-ruggine, polpa compatta, anche dopo la cottura, dal sapore bello deciso. Pare che il meglio di se' lo dia con la cottura, ed in effetti, pur avendo usato pere sciroppate, dopo la cottura in forno, sono rimaste compatte e saporite.
Le pere inoltre, hanno poche calorie, contengono molte fibre, vengono consigliate come spuntino perchè hanno un buon indice di sazietà.  Ho avuto l'occasione di assaggiarle sciroppate ed ho apprezzato la compattezza oltre al gradevole sapore. 

Per il guscio di crostata servono:
  • 380 gr farina 00, 
  • 200 gr di burro, 
  • 100 gr zucchero semolato, 
  • 100 gr zucchero di canna, 
  • 3 uova, 
Per il ripieno servono:
  • pere madernassa sciroppate (io ho usato quelle dell'azienda agricola Marianagela Prunotto di Alba)
  • 50 gr di cioccolato fondente, 
  • 5 biscotti secchi (io ho usato alcuni biscotti da colazione di Corsini)


Lavorare la farina con il burro, aggiungere le uova e lo zucchero e formare una palla, schiacciarla leggermente.
Coprirla con pellicola e far riposare in frigo per mezzora almeno.
Stendere con un mattarello due terzi dell'impasto, foderare una tortiera di 26 cm di diametro, bucherellare il fondo.


Sbriciolare i biscotti e spolverarne il fondo, tritare il cioccolato fondente ed aggiungerlo qua e là a piacimento.
Affettare le pere sciroppate a fettine e disporle sul fondo insieme al cioccolato ed ai biscotti.
Stendere con il mattarello l'impasto rimasto e coprire la torta, piegare e sigillare bene i bordi, informare a 180°C e far cuocere per 40-45 minuti. 
Controllare la cottura con uno stecchino.



La crosta sarà friabile e non troppo burrosa, mentre l'interno risulterà morbido e cremoso! :-)
Ripercorrendo la storia di questa pera, fino al semino che è arrivato su un terreno, mi ha fatto riflettere su come la nostra cultura enogastronomica sia una fusione continua di elementi provenienti da altre culture e come, con il trascorrere del tempo, diventino tradizione, tanto da considerarla oggi, un prodotto tipico di un territorio.


ENGLISH VERSION

Today I take the chance of this simple tarte recipe, for introducing you a particular kind of pear, tipical of Cuneo area, which is called Madernassa Pear and I'd like to tell you about the history of this seed, that seems to be fallen perchance on cascina Gavello, in Madernassa village.
It was the year 1784, and the owner of this area immediately appreciated the quality of this small pear and decide to engraft on other existing plants.
Also the other neighbours liked the plant and all decided to adopt this quality of pear, so that nowadays it's considered tipical product of Roero and Valle Grana area.   
I searched infos about, and I'm going to tell you something here in this post, otherwise I write here the link for Cuneo area, where you can find all infos about products and area, too.
Madernassa Pear is medium-small, with a light peel, green and light brown color, with rusty shades.
Dense pulp , also after cooking, infact it's suggested to cook these pears because qualities are enhanced after cooking!
For this tarte I used pears under syrup and after cooking they still remained dense and tasty.

For the crust ingredients are:
  • 380 gr flour 00, 
  • 200 gr butter, 
  • 100 gr white sugar, 
  • 100 gr sugar cane, 
  • 3 eggs, 
For the filling:
  • Madernassa pears under syrup (I used azienda agricola Marianagela Prunotto di Alba)
  • 50 gr dark chocolate, 
  • 5 crunchy cookies 



Melt butter with flour and eggs, then sugar and shape a ball, press lightly in the centre, cover and let it rest for 30 minutes in the fridge.
Take 2/3 of the dough and roll it, lay into a mould of 26 cm diameter, make small holes on the bottom.
Crush cookies and sparkle on the bottom of the dough, add chocolate chips, too. Cut pears into slices and add to cookies and chocolate.
Roll the remaining dough and cover the tarte, close well and cook at 180°C for 40-45 minutes. Chech cooking with a toothpick.
Crust will be friable, while the filling will be smooth and creamy.
Going up through the history of this pear, as far as the history of the seed, I thought about how Italian gastronomic culture is the result of a constant mixture of other elements coming from other cultures and the final result is nowadys considered the expression of an area and is considered 'tipical product', so to represent the area itself!
I'm in love with our traditions and hope to be able to express them clearly without annoying you! :-)


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