L'ultimo showcooking della serie di eventi Prato: Moda, Arte, Cultura, è stato lo scorso venerdì ed ha visto protagonista un giovane chef pratese.
Per far assaporare Prato ad un turista, Francesco Lenzi, promettente chef pratese, inizierebbe dai sapori dell’autunno, quelli
del Settembre pratese, momento di celebrazione per eccellenza, della città!
L’8 settembre è giornata di festa per Prato, in passato era dedicata ad una serie di riti veri e propri:
si preparavano i sedani alla pratese, il ragù di papero ed il salame e fichi.
E’ un momento in cui la città ed il suo centro vivono in modo pulsante, piazza Mercatale diventa punto di incontro, tutto il centro storico si anima
tra corteggio storico ed ostensione della Sacra Cintola dal pulpito del Duomo!
Momenti simbolici e solenni, come i ricordi del giovane
Francesco, nato e cresciuto in centro storico: ‘Mi sento come saldato con le
origini della città, ho dei ricordi vivissimi dei giochi nelle vie del centro,
di Piazza delle Carceri e del Castello dell’Imperatore e nella mia cucina cerco
di ricreare quei sapori di una volta.’
Un po’ per affetto, un po’ per desiderio di valorizzare il
patrimonio gastronomico del nostro territorio, la filosofia di Francesco è
quella di partire dalla ricerca delle ricette del passato reinterpretandole in
chiave moderna.
Come rappresentare
Prato durante un evento importante come il FuoriExpo?
'Durante lo showcooking del FuoriExpo a Milano, ho presentato due
piatti a base di prodotti tipici del territorio.'
Il primo piatto è un raviolo ripieno di Mortadella di Prato,
salume tipico della città, ricetta dimenticata e riscoperta solo nel corso
degli ultimi dieci anni, profumato di burro e rosmarino e cosparso da un
crumble di pane toscano.
Innovazione che si sposa con la tradizione, il nuovo che non
sovrasta il vecchio ma che lo valorizza e lo arricchisce!
Come nel secondo piatto proposto da Lenzi a base di carne di
suino nero, la Macchiaiola, un suino particolare allevato in stato
semi-selvaggio, in provincia di Prato. Essendo l’animale cresciuto in libertà,
la sua carne è più tenace e più saporita, meno grassa e più ricca di Omega 3 e
6. Il piatto proposto parte dunque da un attento studio delle caratteristiche
nutrizionali del prodotto e dei tempi e modi di cottura più adatti a
valorizzarlo. Cottura lenta a bassa temperatura, la carne viene poi rigenerata
in padella per creare una crosta più accattivante, sfumata di Vinsanto con gli
‘odori’ tipici degli arrosti toscani (salvia, rosmarino,…)
‘Mi sento particolarmente legato alla terra, ho un orto mio
dove faccio i miei esperimenti, provo a coltivare frutta ed ortaggi, mi piace
capire ‘come funziona’ ed uso con soddisfazione ed orgoglio, i miei prodotti’
Lenzi ha alle spalle esperienze importanti in Italia e all’estero, tanti
interessi che coltiva con curiosità, ma soprattutto tanta dedizione e studio in
cucina, per approfondire le materie prime ed i tipi di cottura.
Per chi volesse
conoscere da vicino la tua cucina, dove ti può trovare?
'Insieme a Rossella Tomada, ha realizzato il progetto Eventi
e Cucina, la cui sede è in un ex-lanificio nel centro città. Anche la scelta
della location non è casuale, ma vuol rafforzare quel legame con le radici di
Prato, città di tradizione tessile e dimostrare che là dove si abbandona parte
della propria storia, può sempre rinascere qualcosa di nuovo che riporta vita
ed entusiasmo.'