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Cenci

ENGLISH VERSION'S FORWARD La recette en Français est vers le bas 'Se pensi alla strada che devi percorrere ti trovi tremendamente a disagio e la vita diventa troppo complicata. Se smetti di pensare e cominci invece a camminare, il tuo fardello si alleggerisce e inizi a intuire il tuo percorso, a scoprire una tua visione' Osho ' Cencio ' in dialetto toscano significa straccio e qui dalle mie parti, i cenci sono dei biscotti fritti, che vengon cucinati durante il periodo del Carnevale. Dolci simili son diffusi in tutta Italia, presentando leggere varianti nella ricetta. Si trovano in versione fritta, ma anche in quella cotta in forno, si trovano nei forni e nelle pasticcerie, e anche sui banchi dei supermercati. Il sapore però che ho nel mio patrimonio e nella memoria delle mie papille gustative è il sapore di quelli che faceva la mia nonna, erano croccanti, poco unti ed avevano un leggero aroma di limone. Non ho la sua ricetta ahimè, ma quella

Cantucci di Prato (Cantucci all'anice)


Che differenza c'è tra un biscotto industriale ed un biscotto fatto artigianalmente?
La risposta non è 'il sapore, l'aroma ecc...', qualcuno risponderà 'nessuna differenza', perchè la pasticceria industriale oggi è ai livelli di quella artigianale (e quella artigianale ahimè, a volte utilizza semi lavorati industriali che danno ai biscotti quel saporino da 'déja-vu', che li rende tutti simili!)
La differenza è tanta, perchè assaporare un biscotto fatto artigianalmente, di quelli che fanno della tradizione la loro ragion d'essere, è in realtà un gesto d'amore verso se stessi.
Il 3 Dicembre presso i locali del Comune di Borgo a Buggiano, vicino a Montecatini Terme, c'è stata la presentazione del libro 'I Cantucci pratesi e gli anicioni', edito da Claudio Martini Editore.
A Borgo a Buggiano è rimasto uno dei tradizionali produttori, la Pasticceria Giovannini (per chi fosse curioso: Corso Indipendenza n°63 - Borgo a Buggiano PT) ed i biscotti della foto sono di loro produzione.
Un assaggio vale il viaggio a Borgo, prendersi il tempo per sgranocchiare il fragrante biscotto, pure! Prima di morderlo, assaporatene il profumo ed ascoltate il 'TOC' del morso, apprezzatene la leggerezza dell'impasto croccante e poco dolce, notate come si scioglie in bocca.
Mentre fate tutto ciò, pensate che questi biscotti dall'aspetto rustico e povero, simile ad una normale fetta di pane, son stati sulle tavole di Re e Regine, un tempo erano i biscotti più noti di tutta la Toscana, anche se oggi la sua fama vien offuscata da biscotti 'più giovani' (nel senso che hanno meno storia da raccontarci!) come quelli con le mandorle.
Il biscotto ha un aspetto poco 'goloso', ma si sposa bene con marmellata, miele e perchè no, anche prosciutto crudo e formaggi molli come lo stracchino e rimane comunque un ottimo riferimento per quelle diete ipocaloriche studiate per chi non sa rinunciare del tutto al dolce!

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