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Cenci

ENGLISH VERSION'S FORWARD La recette en Français est vers le bas 'Se pensi alla strada che devi percorrere ti trovi tremendamente a disagio e la vita diventa troppo complicata. Se smetti di pensare e cominci invece a camminare, il tuo fardello si alleggerisce e inizi a intuire il tuo percorso, a scoprire una tua visione' Osho ' Cencio ' in dialetto toscano significa straccio e qui dalle mie parti, i cenci sono dei biscotti fritti, che vengon cucinati durante il periodo del Carnevale. Dolci simili son diffusi in tutta Italia, presentando leggere varianti nella ricetta. Si trovano in versione fritta, ma anche in quella cotta in forno, si trovano nei forni e nelle pasticcerie, e anche sui banchi dei supermercati. Il sapore però che ho nel mio patrimonio e nella memoria delle mie papille gustative è il sapore di quelli che faceva la mia nonna, erano croccanti, poco unti ed avevano un leggero aroma di limone. Non ho la sua ricetta ahimè, ma quella

Schiacciata del Contadino con Fichi secchi di Carmignano e Semi di Girasole

schiacciata-con-olio-oliva

L'ho battezzata così, Schiacciata del Contadino, perchè nelle campagne toscane ci sono sempre delle piante di fico, ombrose e verdi (...e sempre generose di frutti che io adoro).
Ce n'era una anche nel grande orto della nonna ed io da bambina sognavo di poterci fare una casetta di legno stile Barone Rampante, senza sapere che i rami della pianta sembrano belli forti, ma in realtà sono come i suoi frutti, ossia fragili!
I fichi che ho usato nella ricetta, sono uno dei prodotti tipici della mia zona, si chiamano Fichi Secchi di Carmignano, zona collinare a sud della provincia di Prato.
La tradizione legata alla produzione è tutelata da un ben preciso disciplinare e viene tramandata da generazioni: la qualità di fico utilizzata per l'essiccazione è il fico 'dottato', particolarmente dolce, con semi piccoli e buccia sottile.
La produzione è tutta artigianale.

schiacciata-con-fichi-secchi

La procedura seguita per la produzione, prevede una serie di passaggi, atti a preservarne la morbidezza ed il sapore e sinceramente (non pensiate che sia di parte eh!) questi prodotti sono particolarmente morbidi e zuccherini, si prestano bene sia per le ricette dolci che per quelle salate, sono perfetti anche in abbinamento ai piatti di carne (trovate delle ottime ricette e tutta la storia su uno dei volumi dell'editore Claudio Martini, cliccate qui e trovate il volume sui Fichi Secchi),ma anche nei pani e nelle schiacciate, come vedrete nella ricetta che vi presento oggi.
Io ho usato i fichi dell'azienda agricola Siro Petracchi (per chi volesse contattarli, loro si trovano in via Montalbiolo n°49 - 59015 Carmignano (PO) - siro.petracchi@virgilio.it)
e per chi invece volesse approfondire l'argomento, segnalo il sito web dell'associazione www.fichisecchidicarmignano.it
A differenza dei comuni fichi secchi, quelli di Carmignano, risultano molto più morbidi, più idratati, non sono affatto gommosi ed hanno un sapore molto più simile al frutto maturo, in quanto durante l'essiccazione conservano tutto il loro aroma e sapore.
I frutti più maturi e compatti vengono aperti verticalmente ed essiccati su stuoie (il canniccione), poi tenuti in ambienti chiusi con vapori di zolfo e successivamente all'aria ed al sole, senza che si disidratino.
Vi lascio la mia ricetta di questa schiacciata ottima con salame e prosciutto crudo toscano.



Servono: 200 gr di lievito madre, 450 gr farina 00, 150 gr acqua tiepida, pizzico sale, un dito d'olio d'oliva, fichi secchi di Carmignano, semi di girasole decorticati, biologici 'Semi del benessere' di Gaudenzio Melandri

Rinfrescare il lievito la sera prima, poi al mattino impastare con farina ed acqua, ma lasciarne una piccola quantità per fare un'emulsione con l'olio ed il sale.
Lavorare bene l'impasto per almeno 15 minuti, ottendendo un impasto morbido e liscio. A questo punto aggiungere anche i semi ed i fichi secchi tagliati a striscioline o a pezzetti.
Formare una palla e far riposare coperta ed al tepore per 3 ore.
Poi sgonfiare stendendo su un teglione, nello spessore di circa 1 cm, ricoprire e far lievitare altre 2 ore.
Riscaldare il forno a 180°C ed infornare: cuocere 25 minuti circa controllando che non si disidrati troppo e che non bruci.
Togliere dal forno, condire con un filo d'olio d'oliva e rametti di rosmarino fresco. Servire tiepida!


(Il vassoio che si intravede è in foglia di palma, di EcoBioShopping, l'usa e getta responsabile!)

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