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Cenci

ENGLISH VERSION'S FORWARD La recette en Français est vers le bas 'Se pensi alla strada che devi percorrere ti trovi tremendamente a disagio e la vita diventa troppo complicata. Se smetti di pensare e cominci invece a camminare, il tuo fardello si alleggerisce e inizi a intuire il tuo percorso, a scoprire una tua visione' Osho ' Cencio ' in dialetto toscano significa straccio e qui dalle mie parti, i cenci sono dei biscotti fritti, che vengon cucinati durante il periodo del Carnevale. Dolci simili son diffusi in tutta Italia, presentando leggere varianti nella ricetta. Si trovano in versione fritta, ma anche in quella cotta in forno, si trovano nei forni e nelle pasticcerie, e anche sui banchi dei supermercati. Il sapore però che ho nel mio patrimonio e nella memoria delle mie papille gustative è il sapore di quelli che faceva la mia nonna, erano croccanti, poco unti ed avevano un leggero aroma di limone. Non ho la sua ricetta ahimè, ma quella

Crostata Crema Cotta e Fondente all'Arancia

crostata crema cotta Montersino

Questa torta la dedico a tutte le amiche golose, a quelle a cui prima o poi la cucinerò perchè gliel'ho fatta vedere per foto e 'così-non-vale-troppo-facile'! :-)
La ricetta di partenza è presa dal libro di L.Montersino 'Peccati di gola', riducendo le quantità (lui prepara 1 kg di frolla che basta per 6 torte!) e modificando la guarnizione di sopra (lui mette l'ananas ed i lamponi, io una ganache di fondente all'arancia).

Per la frolla servono:

  • 250 gr di farina 00, 
  • 150 gr di burro morbido, 
  • 100 gr di zucchero, 
  • 40 gr di tuorli
A me sembra molto dolce come frolla, quindi la prossima volta ridurrò un po' lo zucchero, ma questo dipende dai gusti personali.

Per la crema cotta servono:

  • 160 gr di latte, 
  • 80 gr di panna liquida, 
  • 72 gr di tuorli, 
  • 15 gr di fecola di patate
Io ho seguito il suo consiglio ed ho usato la fecola e non la maizena, in quanto in questa ricetta serve di assodare la crema che poi verrà cotta, quindi non serve usare farina che lascerebbe un saporino 'farinoso' appunto.

Prepariamo la frolla, mescolando prima la farina con il burro ed aggiungendo poi tuorli e zucchero, lavorare velocemente, formare una palla, coprire con pellicola e 'frollare' in frigo almeno 30 minuti.
Poi prepariamo la crema, riscaldando il latte con la panna e quando arriva al bollore, unire i tuorli lavorati bene con lo zucchero e la fecola.
Continuare a lavorare con una frusta elettrica fino a cottura. 
Stendere la frolla nello spessore di 5-6 mm e sistemarla in uno stampo di diametro 26 con bordi alti, bucherellare il fondo e versarvi la crema, lisciandola con una spatola.
Infornare a 200°C e cuocere finchè la superficie sarà dorata.
Montersino dice che il suo bello sarà la non-uniformità del colore che prenderà la superficie ed ha ragione, perchè durante la cottura si formano come dei disegni bruniti, e l'effetto è bellissimo!
Quando è cotta, sfornarla, far intiepidire e preparare la ganache di fondente.
Io l'ho fatta ad idea mia, sciogliendo a bagnomaria del cioccolato fondente con la panna. La ricetta base delle ganache prevede di usare pari quantità di panna e cioccolato, io ho usato un po' più fondente per dare una nota più amarognola da contrastare il dolce della frolla e della crema.
Quando il tutto è ben fuso ed amalgamato, spegnere la fiamma e grattugiare la scorza di un'arancia non trattata, mescolare bene e versare sulla torta.
A piacere decorare con mandorle tritate.

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