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Cenci

ENGLISH VERSION'S FORWARD La recette en Français est vers le bas 'Se pensi alla strada che devi percorrere ti trovi tremendamente a disagio e la vita diventa troppo complicata. Se smetti di pensare e cominci invece a camminare, il tuo fardello si alleggerisce e inizi a intuire il tuo percorso, a scoprire una tua visione' Osho ' Cencio ' in dialetto toscano significa straccio e qui dalle mie parti, i cenci sono dei biscotti fritti, che vengon cucinati durante il periodo del Carnevale. Dolci simili son diffusi in tutta Italia, presentando leggere varianti nella ricetta. Si trovano in versione fritta, ma anche in quella cotta in forno, si trovano nei forni e nelle pasticcerie, e anche sui banchi dei supermercati. Il sapore però che ho nel mio patrimonio e nella memoria delle mie papille gustative è il sapore di quelli che faceva la mia nonna, erano croccanti, poco unti ed avevano un leggero aroma di limone. Non ho la sua ricetta ahimè, ma quella

Elogio della lentezza e dell'Olio d'Oliva - Villa Campestri



La giornata lavorativa si snoda lungo una infinita lista di squilli di cellulare, occhiate all'orologio, code in auto, altre telefonate, chiaccherate con collaboratori nevrotici e clienti dubbiosi, sorrisi e strette di mano, emails scritte di fretta, errori di battitura, che quando ti rileggi pensi 'Ma perchè devo far sempre tutto di fretta?'
E la risposta la sai già, è che il 'Vortice' ti risucchia e ti ritrovi a correre, correre, correre anche quando avresti voglia di fermare l'auto, goderti un bel panorama, uno scorcio inaspettato, una prospettiva nuova, un semplice tramonto.
Staccare la spina della quotidianità diventa una necessità, ricaricare le batterie mentali pure e trovare la giusta oasi per concedersi il meritato riposo, non sempre è facile.


Due settimane fa' però, ho avuto la Fortuna (e la F maiuscola non è un errore di battitura!) di soggiornare nel Mugello, zona collinare ai piedi dell'Appennino Tosco-Emiliano a due passi da Firenze, presso Villa Campestri, un resort creato all'interno di un'antica dimora rinascimentale, dove l'Arte e la Storia a cui sono legati quei luoghi (Giotto e Beato Angelico sono nati nei pressi), si intrecciano con l'Olio di Oliva, l'ottima cucina ed un'accoglienza signorile.
La soluzione migliore per descrivervi la villa è mandarvi sul loro sito web, dove troverete bellissime foto dell'interno, delle camere e del magnifico parco.


Una tranquilla passeggiata nei dintorni vi aiuterà a riprendere un ritmo più blando e son sincera che come me, noterete una cosa: il silenzio! Perchè il silenzio che c'è in quell'angolino verde, non è il silenzio a cui siamo abituati nelle case di città, è un silenzio che ti fa venir voglia di registrarlo per potertelo riascoltare quando sarai a casa, come un souvenir, per coprire i rumori della città.
Riappropriarsi del senso del tempo è poi condizione fondamentale per avvicinarsi con la giusta predisposizione d'animo al progetto 'OliveToLive', progetto di educazione sulla cultura dell'olio d'oliva, progetto creato e seguito appassionatamente dal proprietario, il sig. Pasquali e le figlie.
Mentre sul vino si spendono fiumi di parole di inchiostro, intorno all'olio ancora dilaga un'ignoranza (=insipienza) terribile, ed io per prima ammetto di non sapere quasi nulla, su una pianta che ho da sempre visto crescere nel giardino di casa mia e su un ingrediente che è un must nelle mie ricette!
Tanto per farvi un esempio, credevo che il colore verde brillante fosse un pregio, mentre Gemma (agronomo di famiglia), mi ha spiegato che non c'entra niente il colore con la qualità, anzi! Le degustazioni dell'olio vengono fatte con coppette di vetro blu, proprio per non essere condizionati dal colore durante l'analisi sensoriale.
Credevo che 'extravergine' avesse un significato e anche qui mi è stato spiegato che è uno dei tanti concetti inventati dal marketing e che non ha nessun valore concreto!


L'olio d'oliva perciò, va conosciuto e capito, per poterlo apprezzare e 'OliveToLive' nasce proprio per insegnarci tutto ciò.



In queste foto Gemma mi stava spiegando i passaggi della degustazione:

  • tenere l'ampolla in mano per scaldare leggermente l'olio, rogirosamente coperta per non far evaporare niente! Ciò permette di apprezzarne i profumi, l'ampolla deve essere in vetro, per una questione igienica e sensoriale (altri materiali nel riscaldarsi rilasciano profumi o comunque odori che possono inquinare quello dell'olio); 
  • l'assaggio, che è la fase successiva, si fa con la tecnica dello 'stripping', per poterne assaporare le sfumature aromatiche. Aspirando aria, si crea una miscela di aria e saliva, che permette di mescolare l'olio e creare una vera e propria emulsione, che 'abbraccerà' le nostre papille così da farci apprezzare le varie sfumature di gusto.
Con questa tecnica, si possono degustare tutti gli olii di oliva che vogliamo, ciò ci permette di affinare ed educare il nostro palato ed olfatto e riconoscere profumi di erba tagliata, frutta, carciofo, pomodoro, bosco, agrumi...
Stesso discorso per il sapore che dalla punta di amaro, si evolve verso sfumature articolate fino al piccante.

Un progetto appassionato ed appassionante... per il momento mi fermo qui, ma proseguirò nei mesi prossimi, quindi Stay Tuned!

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