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Cenci

ENGLISH VERSION'S FORWARD La recette en Français est vers le bas 'Se pensi alla strada che devi percorrere ti trovi tremendamente a disagio e la vita diventa troppo complicata. Se smetti di pensare e cominci invece a camminare, il tuo fardello si alleggerisce e inizi a intuire il tuo percorso, a scoprire una tua visione' Osho ' Cencio ' in dialetto toscano significa straccio e qui dalle mie parti, i cenci sono dei biscotti fritti, che vengon cucinati durante il periodo del Carnevale. Dolci simili son diffusi in tutta Italia, presentando leggere varianti nella ricetta. Si trovano in versione fritta, ma anche in quella cotta in forno, si trovano nei forni e nelle pasticcerie, e anche sui banchi dei supermercati. Il sapore però che ho nel mio patrimonio e nella memoria delle mie papille gustative è il sapore di quelli che faceva la mia nonna, erano croccanti, poco unti ed avevano un leggero aroma di limone. Non ho la sua ricetta ahimè, ma quella

Grissini con Lievito Madre e Semi di Papavero


Come potete notare dal mio racconto, Vito sopravvive anche a questa settimana, anzi, proprio due giorni fa' l'ho rinfrescato e me lo sono dimenticato fuori dal frigo per tutta la notte!
La mattina la scena era più o meno quella di BLOB, ossia il piano accanto all'acquaio invaso della sua presenza! Peccato fossi assonnata e di fretta, una foto ricordo ci stava bene!

Allora, veniamo all'esperimento dei grissini: ho trovato la ricetta su alcuni blogs, ma non ho segnato il nome delle bloggers quindi se qualcuna si riconosce nel procedimento, è pregata di segnalarmelo e me ne scuso in anticipo, anche se ho fatto delle aggiunte mie, legate ad un mini corso di cucina che ho fatto anni fa!

200 gr di farina, 100 gr di acqua tiepida, 75 gr di lievito madre, 1 cucchiaino di zucchero, 1 gr di sale e 21 gr di olio d'oliva, un cucchiaio di semi di papavero (io ho usato quelli bio dell'azienda Melandri Gaudenzio 'Semi del Benessere')

Mettere il lievito madre in una terrina e scioglierlo con l'acqua. Far riposare almeno 10 minuti, dopo di chè aggiungere lo zucchero, la farina, il sale e mescolare.
Per ultimo va aggiunto l'olio che va emulsionato con un cucchiaio di acqua ed una presa di sale.
Lavorare bene l'impasto, almeno 15 minuti, cercando di 'dare un verso al glutine' (così diceva l'insegnante del Cordon Bleau!).
Fare una palla e riporla in luogo tiepido a lievitare per almeno 3 ore (il tempo necessario per raddoppiare volume).
In questo passaggio io mi sono aiutata con la macchina del pane, perchè c'è la possibilità di usarla anche solo per la fase di lievitazione. Infatti, anzichè tenere il forno impegnato con la sola luce per creare un'atmosfera tiepida, si può sistemare l'impasto al suo interno e posizionare l'orologio, controllando solo via via che tutto proceda bene (come già sperimentato nella ricetta del pane con semi di zucca )


Per chi volesse altre info a riguardo della macchina del pane come la mia, ripropongo il link al negozio Salvadori di Prato .

Trascorse le 3 ore circa, sgonfiare l'impasto e piegare a libro, sia nel verso orizzontale, che in quello verticale, coprire con la pellicola e riporre di nuovo al tepore per un'ora almeno. (ecco perchè consiglio la macchina del pane...si rischia di non poter usare il forno per 4-5 ore almeno...)
Trascorso questo tempo, formare un filoncino, avvolgerlo in un canovaccio di tela e far lievitare altre 3 ore. Questo è l'impasto a questo punto della procedura, liscio e soffice.


Prendere il filoncino, affettarlo in fette dello spessore di circa 1 cm e formare dei rotolini con le mani. Io li ho tagliati di lunghezza 10 cm circa e si ho rotolati nei semi di papavero biologici.
Scaldare il forno a 200°C, sistemarli sulle teglie e cuocere per 15 minuti circa.

Per chi non fosse amante dei semini, si può sempre omettere di metterli, io li ho fatti sia con che senza.



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