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Cenci

ENGLISH VERSION'S FORWARD La recette en Français est vers le bas 'Se pensi alla strada che devi percorrere ti trovi tremendamente a disagio e la vita diventa troppo complicata. Se smetti di pensare e cominci invece a camminare, il tuo fardello si alleggerisce e inizi a intuire il tuo percorso, a scoprire una tua visione' Osho ' Cencio ' in dialetto toscano significa straccio e qui dalle mie parti, i cenci sono dei biscotti fritti, che vengon cucinati durante il periodo del Carnevale. Dolci simili son diffusi in tutta Italia, presentando leggere varianti nella ricetta. Si trovano in versione fritta, ma anche in quella cotta in forno, si trovano nei forni e nelle pasticcerie, e anche sui banchi dei supermercati. Il sapore però che ho nel mio patrimonio e nella memoria delle mie papille gustative è il sapore di quelli che faceva la mia nonna, erano croccanti, poco unti ed avevano un leggero aroma di limone. Non ho la sua ricetta ahimè, ma quella

Tiramisù - Classical Tiramisù


(ENGLISH VERSION'S FORWARD)

Vi chiedete mai come ci vedono gli stranieri? Attraverso quali piatti ci identificano? Beh, la scorsa settimana ho conosciuto @flonot ed il suo blog, ed è stato carino scambiarci opinioni su come si cerchi di reinterpretare una ricetta di un altro paese con gli ingredienti del nostro, senza renderci conto, che così facendo andiamo a stravolgere tutto un mondo di tradizioni e di sapori, pur restando convinti di aver cucinato il piatto francese o svizzero in questione!
E così, tra una mail ed un messaggio, ci è venuta l'idea di scrivere questo post a quattro mani, su uno dei dolci più ricopiato e re-interpretati al mondo: il Tiramisù!
Floriana ha trovato anche qualche simpatica notizia sulla storia di questo dolce e l'ha riportata, più sotto, insieme a due righe che Floriana ci racconta di se'! Mentre, il suo post in francese, lo trovate QUI!

Io invece, vi racconto la ricetta di famiglia, che dista pochissimo da quella tradizionale, per l'aggiunta di un paio di cucchiai di liquore ed una spolverata di cacao!



Ingredienti:

  • 200 gr di mascarpone,
  • 2 cucchiai di zucchero semolato,
  • 2 uova,
  • 2 cucchiai di Rhum,
  • un pizzico di sale
  • caffè espresso
  • biscotti tipo savoiardi
  • 50 gr acqua
  • cacao amaro in polvere


Dividere gli albumi dai tuorli, aggiungere il pizzico di sale agli albumi e montarli a neve.
In una ciotola mescolare il mascarpone con il liquore (io ho scelto il Rhum, ma è buono anche con il VinSanto).
In un pentolino sciogliere lo zucchero con l'acqua e portare a 121°C, ossia al punto dell'ebollizione, quindi spengere e versare lo sciroppo metà negli albumi e l'altra metà nei tuorli, mescolando subito velocemente.
Incorporare i tuorli al mascarpone, quindi incorporare anche gli albumi, avendo cura di aggiungerli poco per volta e mescolando con una spatola dal basso verso l'alto.
Inzuppare velocemente i biscotti nel caffè e disporli sul fondo di una ciotolina monoporzione, coprire con uno strato di crema e spolverare la superficie con del cacao amaro in polvere.



ENGLISH VERSION

Some days ago, I was wondering about how foreigners consider us Italian, which recipes do they use to identify us and our cokking cultre. I was dealing about this with @flonot and it's been nice to share some opinions about it! So we decided to write this post together, taking as main subjucet one of our most famous cake: Tiramisù!
Here, in her post, she also spoke about history of this cake, here instead I share with you, my family version, which is close to the authentic one, but I add 2 tablespoons Rhum and cocoa powder.

Ingredients:
  • 200 gr mascarpone cheese,
  • 2 tablespoons Rhum,
  • 2 tablespoons sugar,
  • 2 eggs, 
  • a pinch of salt,
  • coffee,
  • biscuits like Savoiardi,
  • cocoa powder,
  • 50 gr water
Melt mascarpone cheese with liquor (I used Rhum, but also VinSanto is ok), whip albumen and then keep sugar and water into a small sauce pan and keep it to fire.
Melt them well and bring at 121°C - boiling temperature - then drop half of it on yolks and the other half on whipped albumen.
Melt yolks with mascarpone and then add albumen, too. 
Dip biscuits into coffes and lay them on the bottom of a bowl, cover with cream and spread with cocoa powder!



@flonot

Sono franco-italiana. Sono nata e cresciuta in Francia da genitori rigorosamente italiani ed immigrati in Francia una quarantina d’anni fà.
Alcuni mi chiedono spesso se mi sento più francese o più italiana. E’ una domanda molto difficile, come fai a scegliere tra due paesi che hanno fatto quello che sei oggi ? Tra due culture diverse ma tutto sommato molto simili, due ambienti in qualche modo opposti ed in un altro modo tanto vicini ? Sono di mezzo ad una rivalità secolare di due cugini che si odiano e si vogliono bene.
Mi sento francese. Mi sento italiana. Però ti assicuro che quando gioca l’Italia contro la Francia il mio cuore pugliese tutto intero batte e piange e grida per gli Azzurri,… ah ecco ! 
L’Italia è bellissima. Gli Italiani sono bellissimi. Vi voglio un bene dell’Anima, nonostante tutto. Mi rendo conto tutti i giorni della fortuna che è mia di vivere in questo nostro Bel Paese, anche se spesso vi lamentate ed avete anche le vostre ragioni. Però avete anche tutte le ragioni di essere orgogliosi di voi stessi, e dell’Italia. Avete una cosa che tutti vi invidiano, perché non ce la faranno mai ad averla. Voi, avete la passione nel fare le cose. Qualsiasi cosa. La passione, quella vera. Vi meravigliate delle cose più semplici. Siete felici con un gelato. Siete sereni con un bel piatto di pasta, o una mica-tanto-banale pizza margherita. Il cuore. Sempre, ovunque. Nelle piccole cose, e nei minimi dettagli. Riuscite a dare sapore ad ogni storia. Certo che avete dei difetti ed ogni tanto siete visti come l’anello debole, e magari c’è chi starebbe bene anche senza di voi ed il vostro modo di fare e di pensare un po’… caotico.
Però, vi assicuro che il cuore che mettete nella vita, nella gente, nella vostra storia, non ve lo toglie nessuno.
Siete dei fantastici artisti della vita di tutti i giorni !

Sapete cosa adoro di voi Italiani e dell’Italia ?
In Italia, niente si fa’ in un modo detto normale. Tutto ha una storia. Tutto quello che ti circonda ha un aneddoto da scoprire. La più piccola delle Chiese può nascondere una tragica e leggendaria storia d’amore. La fontana più ordinaria potrebbe rivelare da un momento all’altro una lotta all’ultimo sangue tra due antiche famiglie, due contrade, due artisti,… Ed adoro ascoltarvi mentre raccontate queste storie. Perché sapete raccontarle, sapete coinvolgere come nessuno sa fare. E poi, tutte queste leggende ti sfiorano mentre ti perdi nei piccoli vicoli delle città italiane.

La Passione. Ed è questo che rende l’Italia MAGICA.
Come quando ho sentito per la prima volta le diverse storie intorno al Tiramisù. All’inizio non avevo nemmeno realizzato cosa significasse veramente “Tiramisù”, non ci avevo fatto caso. Per me era semplicemente un dolce italiano famosissimo anche all’estero, mettendo in scena due dei prodotti italiani più emblematici : il mascarpone, ed il caffè.
Non che voleva dire veramente… tirami sù. Darebbe voglia di volare e saltellare tra le nuvole solo a sentire questo nome malizioso !
Dai si, portami sù, sempre più sù.
Ho scoperto però che ancora non avete raggiunto l’unanimità sulle origini del Tiramisù. La maggior parte degli Italiani concorda sul fatto che sia stato inventato da un bravissimo ristoratore trevigiano dopo la seconda guerra mondiale.
Ma se parli con i Senesi, loro ti diranno che questo dolce è stato inventato nel 800, in onore del Granduca di Toscana che visitava Siena per la prima volta. Questo evento meritava in sé l’invenzione da parte dei pasticceri senesi di un nuovo e sfizioso dolce. Doveva avere un gusto caratteristico, forte, birichino, per ricordare la personalità del Granduca, pur usando degli ingredienti molto semplici e genuini. Ed il Granduca quindi, noto per essere goloso, avrebbe apprezzato moltissimo questo dolce, particolarmente per le sue virtù… afrodisiache… ed avrebbe battezzato questo dolce con il nome che conosciamo oggi. E così capiamo bene l’anima del tiramisù.
(siamo tutti consapevoli che è estremamente probabile che i Trevigiani abbiano ragione, ma trovo la storia dei Senesi molto più… maliziosa !)
Il Tiramisù molto spesso è troppo pesante, troppo dolce, nei ristoranti all’estero non lo sanno fare, ci mettono di ogni dentro e distruggono l’anima vera del Tiramisù : goloso, ma leggero come una nuvola ! Perciò non ordino mai più il tiramisù al ristorante, non voglio più rischiare di rimanere delusa e di non ritrovare questo gusto così particolare che lo caratterizza. Nasconde una bellissima leggenda, e troppi di questi tiramisù proposti nei ristoranti non sono degni di questa leggenda.
Tra l’altro sospetto quelli che dicono di non amare il tiramisù di non averne mai assaggiato uno vero.
Quello vero ! Quello malizioso e gentiluomo come Casanova. Quello con classe, raffinato, birichino ed elegante.
Quello che non è pesante, ma delicato e fondente.
Quello che fa onore al vostro mascarpone ed al caffè. Il caffè. Che come lo fate voi in Italia gli altri se lo sognano ;).
Quello al quale non puoi resistere, seducente ed irresistibile proprio come Casanova.
Mentre – detto tra noi – hai appena pranzato di antipasto/primo/secondo e giuravi un attimo fà che mai sia mai avresti ordinato un dolce, neanche se ti torturassero… quante volte vi ho visti fare così :)
Io non so fare il tiramisù, quello vero. Non so farlo bene così come quello delle italiane DOC. Quindi sono veramente felice che Simona abbia accettato di condividere con me ed i francesi la ricetta rigorosamente tradizionale ed autentica del tiramisù !
E tra l’altro, i Francesi ringraziano per questo regalo 100% italiano, questa coccola maliziosa che ti arriva dritto al cuore e che ti porta su ;)
E poi dicono che i Francesi e gli Italiani non si vogliono bene... In fondo siamo cugini ;)
Merci beaucoup !
Floriana

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