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Sorbetto all'Albicocca (senza gelatiera) - Apricot Sorbet (without icecream maker)- Sorbet aux Abricots (sans sorbetière)

'La gente pensa troppo a quel che deve fare  e troppo poco a quel che deve essere' Meister J. Eckhart Il mood del sorbetto alla frutta è ancora attivo: dopo avervi proposto il Sorbetto alle Fragole da farsi senza uso della gelatiera, mi sembrava interessante darvi anche la ricetta con le dovute proporzioni frutta-acqua-zucchero, usando un altro tipo di frutta estiva. Io ho scelto le albicocche, ma se vi piacciono di più le pesche potete riadattare questa ricetta con le pesche, considerando che la pesca è in genere più dolce e più acquosa di un'albicocca, quindi riducete un po' lo zucchero e l'acqua, aumentando la quantità di frutta. La sorpresa che vi ho preparato prima della pausa estiva è quasi pronta, vi aspetto sul blog o sui canali social! :-)

I Dolci del Territorio tra tradizione ed innovazione: le Pesche di Prato ed i biscotti fritti del Maestro Paolo Sacchetti

E’ un fiorentino ad esser orgoglioso di Prato, città in cui ormai da lavora da sempre e questa cosa rende orgogliosa anche me che invece son pratese da generazioni!
Paolo Sacchetti a Prato è conosciuto per la sua pasticceria, il ‘Nuovo Mondo’, un angolino del centro storico, punto di riferimento di tutti i golosi della città, ma la sua fama straborda i confini di Prato, il suo è un nome conosciuto in tutta Italia e all’estero, grazie ai numerosi riconoscimenti ottenuti negli anni per il suo lavoro attento ed appassionato, attuale Vice Presidente dell’AMPI (Associazione Maestri Pasticceri Italiani) Paolo Sacchetti è anche uno studioso della cultura gastronomica del nostro territorio.


‘In un mondo ormai globalizzato, in cui trovi tutto ovunque e sempre massificato, potersi distinguere perché eredi di tradizioni culinarie antiche, è sicuramente un punto di orgoglio che ogni cittadino dovrebbe provare’ così dice Paolo Sacchetti parlando delle pesche di Prato, ricetta antica da lui riscoperta e valorizzata in un importante libro. ‘E’ una fortuna per una città - continua Sacchetti – avere un dolce che si chiama proprio con il nome stesso di quella città ‘Pesca di Prato’, perché quando il dolce fa il giro del mondo e viene conosciuto da persone che non lo avevano mai conosciuto prima, conoscendo quel dolce conoscono una città intera.’
Ed è vero, è proprio così: un dolce o un piatto tipico, quando viene regalato o portato fuori dalla propria città, porta con se’ i suoi sapori e la sua storia, ma porta con se’ anche tutto un territorio, fa parlare di se’ ma anche di tutto ciò che vi ruota intorno.
Quale prodotto tipico o piatto della tradizione consiglieresti ad un turista che viene per la prima volta a Prato?
Il biscotto di Prato con le mandorle è sicuramente uno dei simboli della nostra tradizione, quello più conosciuto in assoluto in tutto il mondo, come la bistecca alla fiorentina per Firenze, così il Biscotto alle mandorle per Prato.


Per lo showcooking a Milano al Fuori Expo, accanto alle pesche di Prato, una ricetta particolare, il biscotto di Prato fritto: cosa significa innovare in cucina?
Reinventare una ricetta significa variare qualche ingrediente ma anche giocare con i diversi tipi di cottura, ma per poter avere un risultato buono, sono necessarie tanta pazienza e tanto studio! Il biscotto fritto (che io ho assaggiato questo inverno e vi consiglio vivamente di provare!) è composto da una pastella che rimane morbida e dal contrasto croccante delle mandorle.
‘Studio, tanto ed impegno, affiancati da tanta passione, per far sì che il lavoro impegnativo della cucina, non diventi ‘pesante’, ma lo si possa affrontare con stimolo tutti i giorni’ questo il consiglio di Sacchetti ai tanti giovani che si avvicinano alla professione di chef e maestro pasticcere.


E per chi volesse assaporare i dolci del nuovo Mondo, oltre che nel punto vendita di Prato, dove li può trovare?
Le pesche di Prato sono acquistabili anche sul web nel sito Foodscovery.com e consegnate in tutta Italia ed Europa!

Concludo con una bella riflessione di Sacchetti che condivido con voi:
‘Essere orgogliosi di un prodotto tipico del proprio territorio è un modo per rafforzare i legami tra cittadini e ritrovarsi tutti più partecipi’.

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