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Cenci

ENGLISH VERSION'S FORWARD La recette en Français est vers le bas 'Se pensi alla strada che devi percorrere ti trovi tremendamente a disagio e la vita diventa troppo complicata. Se smetti di pensare e cominci invece a camminare, il tuo fardello si alleggerisce e inizi a intuire il tuo percorso, a scoprire una tua visione' Osho ' Cencio ' in dialetto toscano significa straccio e qui dalle mie parti, i cenci sono dei biscotti fritti, che vengon cucinati durante il periodo del Carnevale. Dolci simili son diffusi in tutta Italia, presentando leggere varianti nella ricetta. Si trovano in versione fritta, ma anche in quella cotta in forno, si trovano nei forni e nelle pasticcerie, e anche sui banchi dei supermercati. Il sapore però che ho nel mio patrimonio e nella memoria delle mie papille gustative è il sapore di quelli che faceva la mia nonna, erano croccanti, poco unti ed avevano un leggero aroma di limone. Non ho la sua ricetta ahimè, ma quella

De l'Imperatore Goloso, i Biscottini di Prato e la Mousse di Vinsanto!


C’era una volta tanto tempo fa, ma tanto tanto tempo fa, un Re, anzi non era proprio un Re, era un Imperatore che veniva dalla Svevia!



Era il 1248 circa, quando questo Imperatore, che si chiamava Federico II, visitò Prato e pensò ‘Qui ci vedrei bene un Castello’! Allora chiamò un architetto, un certo Riccardo da Lentini e si misero a decidere su come costruirlo, se con una torre, due torri, o più torri!
I lavori proseguirono per diversi anni e alla fine il risultato fu stupendo! Un edificio con pianta quadrata, con ben quattro torri ognuna ad un angolo del quadrilatero. La struttura è quella tipica dei manieri Svevi, più frequenti nel sud d’Italia che nel centro: infatti questo castello è l’unico nel suo stile, presente nell’Italia centro-nord.
Al centro di ogni lato sorge un’altra torre, quindi in tutto si contano ben otto torri e pare che inizialmente le torri fossero ben più alte di quelle rimaste attualmente dopo le vicessitudini della storia!


Sia le torri che la cinta muraria dell’edificio sono coronate da merli ghibellini, quelli tipici a coda di rondine.
L'ingresso principale è definito da un arco sestiacuto, con decorazione mista tra lo stile svevo e quello del territorio, ossia con fasce di marmo bianco e verde di Prato alternate (che si ritrovano anche sulle pareti del Duomo di Prato). L'interno è vuoto, anche se per un periodo è stato adibito a prigioni.
Questa è la sua storia, sintetizzata brevemente per non allungare oltre il post, ma una visita al castello ed al resto del centro storico di Prato, io ve la consiglio, magari durante uno dei primi week end soleggiati di primavera! 
Con cosa si sarà deliziato il palato l’Imperatore Federico II? Secondo me, mentre discuteva con l’architetto Riccardo da Lentini, gustavano le prelibatezze della tradizione gastronomica locale, tra cui sicuramente i famosissimi biscottini di Prato, quelli con le mandorle, quelli che si mangiano inzuppati nel VinSanto!

L'ImperatoreGoloso
Io allora, vi propongo la ricetta dei biscottini, quella che ho ricevuto in eredità da mia nonna, con la variante che per l’occasione ho sostituito le mandorle con la cioccolata ed al posto del semplice bicchierino di Vinsanto, ho preparato una mousse al Vinsanto

Mousse al Vin santo

200 gr di mascarpone, 2 uova, 2 cucchiai di zucchero, 8 cucchiai di Vinsanto, una presa di sale

Dividere i tuorli dagli albumi, montare gli albumi a neve con una presina di sale, montare i tuorli. Nel frattempo far sciogliere lo zucchero in un pentolino con un cucchiaio di acqua e portare ad ebollizione, senza che diventi marrone.
Versare poi metà dello sciroppo negli albumi continuando a montarli. Versare l’altra metà nei tuorli, a filo continuando sempre a frullare. Versare in una ciotola il mascarpone, aggiungere i tuorli ed il Vin Santo, mescolare bene, poi aggiungere gli albumi montati a neve.
Servire in bicchierini o coppette, abbinando la mousse ai biscottini di Prato, con il cioccolato fondente.

Biscotti di Prato con cioccolato

170 gr di farina 00, 135 gr di zucchero, 1 uovo + 1 tuorlo, 15 gr di burro, 1/3 di bustina di lievito per dolci, 200 gr cioccolato fondente

Mescolare lo zucchero con l'uovo, poi aggiungere la farina ed il burro ammorbidito, infine il lievito. Spezzettare la cioccolata, ma non grattugiarla o tritarla troppo fine, meglio dei pezzi più grossolani. Impastarla velocemente al resto dell’impasto.
Impastare bene e formare dei panetti di larghezza 5 cm e lunghezza 10 cm circa.
Stendere un foglio di carta forno su un teglione, disporvi i panetti, distanziandoli di almeno 3 cm, sbattere il tuorlo rimasto e spennellare la superficie dei panetti.
Infornare in forno caldo a 180°C per 15 minuti circa.
Appena tolti dal forno, affettarli ancora caldi in fette di spessore 2 cm più o meno. 


Biscottini di Prato al cioccolato e Mousse di Vinsanto


Con questa ricetta propongo un esempio di quello che rappresenta il mio Cib'Arte, che trovate nel post successivo! Ovviamente la ricetta è fuoriconcorso! Vi aspetto!

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