C’era una volta tanto tempo fa, ma tanto tanto tempo fa,
un Re, anzi non era proprio un Re, era un Imperatore che veniva dalla Svevia!
Era il 1248 circa, quando questo Imperatore, che si
chiamava Federico II, visitò Prato e pensò ‘Qui ci vedrei bene un Castello’!
Allora chiamò un architetto, un certo Riccardo da Lentini e si misero a
decidere su come costruirlo, se con una torre, due torri, o più torri!
I lavori proseguirono per diversi anni e alla fine il
risultato fu stupendo! Un edificio con pianta quadrata, con ben quattro torri
ognuna ad un angolo del quadrilatero. La struttura è quella tipica dei manieri
Svevi, più frequenti nel sud d’Italia che nel centro: infatti questo castello è
l’unico nel suo stile, presente nell’Italia centro-nord.
Al centro di ogni lato sorge un’altra torre, quindi in
tutto si contano ben otto torri e pare che inizialmente le torri fossero ben
più alte di quelle rimaste attualmente dopo le vicessitudini della storia!
Sia le torri che la cinta muraria dell’edificio sono
coronate da merli ghibellini, quelli tipici a coda di rondine.
L'ingresso principale è definito da un arco sestiacuto, con
decorazione mista tra lo stile svevo e quello del territorio, ossia con fasce
di marmo bianco e verde di Prato alternate (che si ritrovano anche sulle pareti
del Duomo di Prato). L'interno è vuoto, anche se per un periodo è stato adibito
a prigioni.
Questa è la sua storia, sintetizzata brevemente per non
allungare oltre il post, ma una visita al castello ed al resto del centro
storico di Prato, io ve la consiglio, magari durante uno dei primi week end
soleggiati di primavera!
Con cosa si sarà deliziato il palato l’Imperatore Federico
II? Secondo me, mentre discuteva con l’architetto Riccardo da Lentini,
gustavano le prelibatezze della tradizione gastronomica locale, tra cui
sicuramente i famosissimi biscottini di Prato, quelli con le mandorle, quelli
che si mangiano inzuppati nel VinSanto!
|
L'ImperatoreGoloso |
Io allora, vi propongo la ricetta dei biscottini, quella
che ho ricevuto in eredità da mia nonna, con la variante che per l’occasione ho
sostituito le mandorle con la cioccolata ed al posto del semplice bicchierino
di Vinsanto, ho preparato una mousse al Vinsanto
Mousse al Vin santo
200 gr di mascarpone, 2 uova, 2 cucchiai di zucchero, 8
cucchiai di Vinsanto, una presa di sale
Dividere i tuorli dagli albumi, montare gli albumi a neve
con una presina di sale, montare i tuorli. Nel frattempo far sciogliere lo
zucchero in un pentolino con un cucchiaio di acqua e portare ad ebollizione, senza che diventi marrone.
Versare poi metà dello sciroppo negli albumi continuando a
montarli. Versare l’altra metà nei tuorli, a filo continuando sempre a
frullare. Versare in una ciotola il mascarpone, aggiungere i tuorli ed il Vin
Santo, mescolare bene, poi aggiungere gli albumi montati a neve.
Servire in bicchierini o coppette, abbinando la mousse ai
biscottini di Prato, con il cioccolato fondente.
Biscotti di Prato con cioccolato
170 gr di farina
00, 135 gr di zucchero, 1 uovo + 1 tuorlo, 15 gr di burro, 1/3 di bustina di
lievito per dolci, 200 gr cioccolato fondente
Mescolare lo
zucchero con l'uovo, poi aggiungere la farina ed il burro ammorbidito, infine
il lievito. Spezzettare la cioccolata, ma non grattugiarla o tritarla troppo
fine, meglio dei pezzi più grossolani. Impastarla velocemente al resto
dell’impasto.
Impastare bene e
formare dei panetti di larghezza 5
cm e lunghezza 10 cm circa.
Stendere un
foglio di carta forno su un teglione, disporvi i panetti, distanziandoli di
almeno 3 cm,
sbattere il tuorlo rimasto e spennellare la superficie dei panetti.
Infornare in
forno caldo a 180°C
per 15 minuti circa.
Appena tolti dal
forno, affettarli ancora caldi in fette di spessore 2 cm più o meno.
|
Biscottini di Prato al cioccolato e Mousse di Vinsanto |
Con questa ricetta propongo un esempio di quello che rappresenta il mio Cib'Arte, che trovate nel post successivo! Ovviamente la ricetta è fuoriconcorso! Vi aspetto!